Per aiutare le persone con disabilità a viaggiare più facilmente da un paese all’altro dell’Unione, l’UE nel 2015 lancia una “Call for Proposals” per supportare lo studio e capire le implicazioni di un unico sistema di riconoscimento reciproco volontario tra i Paesi Europei delle tessere di disabilità e dei relativi diritti.
L’Italia partecipa alla call nel 2016 per tramite della FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap in partnership con la Fand – Federazione tra le associazioni nazionali di persone disabili e su mandato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Partecipano come Paesi pilota al progetto, altri 7 Paesi dell’Ue: Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia, Romania.
Scopo del progetto è studiare una modalità di riconoscimento reciproco dello stato di disabilità tra gli Stati membri dell’UE. La sua mancanza infatti crea difficoltà per le persone con disabilità, poiché la loro tessera nazionale di invalidità non viene considerata negli altri Stati membri.
In data 17 aprile 2024 il Parlamento europeo ha approvato una nuova direttiva che prevede che le carte europee della disabilità rilasciate dai 27 Stati membri saranno reciprocamente riconosciute in tutti i Paesi.
In Italia e in altri Paesi dell’Unione esistono varie agevolazioni tariffarie, di servizi, di supporto per l’accesso a musei o luoghi di cultura, per le offerte per il tempo libero, per il trasporto.
Tuttavia le condizioni di accesso e gli iter da seguire sono piuttosto frammentati e difformi: ciò condiziona negativamente un’agevole partecipazione dei Cittadini della UE in particolare quando viaggiano, per turismo, studio o lavoro, nell’Unione.
Nasce così l’idea della European Disability Card per assicurare alle persone con disabilità parità di accesso a determinati benefici oltre confine, principalmente per quanto riguarda cultura, attività ricreative, sport e trasporti. La tessera dovrà quindi essere riconosciuta reciprocamente dagli Stati membri che aderiscono al sistema su base volontaria.
Il Progetto, avviato a metà del 2016, incontra subito molte sfide che presuppongono il coinvolgimento e l’adesione di vari attori istituzionali e non, cioè chi è coinvolto nelle politiche dei trasporti, della gestione dei beni culturali e museali, ma anche del tempo libero e della cultura.
Nella realizzazione del progetto vengono coinvolti tra il 2016 e il 2017, a vario titolo e per varie competenze: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dei Trasporti, la Presidenza del Consiglio, Dipartimento Affari Regionali, Autonomie e Sport; l’ANCI, La Conferenza delle Regioni, l’INPS, l’AGIS, l’ANEC, l’Assomusica.
Questi gli obiettivi del confronto e della collaborazione in corso: arrivare a criteri condivisi per la concessione della Disability Card (a chi spetta e come ottenerla), delineare l’assieme omogeneo di benefit per ambito, delineare e definire i percorsi per il rilascio (chi la rilascia, chi la stampa, come viene distribuita).
Nel corso del Progetto, nel 2016 e nel 2017, è stata condotta una analisi a campione della situazione italiana sulle modalità e i criteri di concessione dei benefici negli ambiti dei trasporti, dell’accesso alle reti museali, ai luoghi di svago e tempo libero, agli eventi sportivi e di spettacolo, e al sistema dei trasporti.
In sintesi: quali benefit e a chi spettano? È stato strutturato un sistema informatizzato di rilevazione ed elaborata una analisi dei dati che possono orientare nella scelta di criteri omogenei.
La sintesi dell’analisi dei dati è scaricabile da questo sito.
Il primo progetto per lo studio di fattibilità della Carta europea in Italia si concluse il 22 dicembre 2017 con un evento aperto a tutti dal titolo “Disability Card, per un’Italia ed un’Europa accessibile” tenutosi a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’attivazione della Disability Card, trova previsione finanziaria all’interno della Legge di Bilancio per l’anno 2019 con una previsione di spesa di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.
Nel 2020, a causa dello stato di emergenza pandemica, vengono sospesi i provvedimenti normativi di attuazione utili a definire gli aventi diritto, le modalità di richiesta e i benefici connessi.
Il 3 dicembre 2020 il Governo Italiano approva, come si legge nel XX Rapporto Annuale dell’Inps, il Decreto del 6 novembre 2020.
Esso stabilisce modalità e criteri per la messa in produzione e distribuzione della European Disability Card e che le persone con disabilità, per dimostrare la propria condizione di invalidità, debbano esibire la Carta dotata di QR Code all’ente erogatore di benefici, quali agevolazioni per i trasporti o tariffe agevolate, insieme al codice fiscale e a un documento di identità.
Il 1 dicembre 2021 si tiene la Conferenza Stampa di presentazione della Card, ed il 3 dicembre 2021, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con disabilità, il Presidente della FISH, Vincenzo Falabella, spiega cosa sarà la Disability Card.
Intervista al Presidente della FISH Vincenzo Falabella
che spiega cosa sarà la Disability Card e quando sarà possibile richiederla.
Il 22 febbraio 2022 l’Inps apre la procedura online di richiesta della card.